Cinque destinazioni da brivido

La mia partner in crime Sandra ne ha combinata un’altra delle sue: dopo le top 5 delle cose che non possono mai mancare nel bagaglio di un viaggiatore e sugli oggetti che si dimenticano in giro per il mondo, questa volta ha pensato di stilare la lista delle cinque destinazioni da brivido sul suo blog Passaporto e Colori, invitando altri amici a fare altrettanto. 

Non potevo non rispondere all’invito perché adoro queste iniziative, e ne approfitto per ringraziare Sandra che pensa sempre a me in questi casi 😉 A differenza di Sandra però, interpreto il brivido in maniera diversa, quindi la mia lista non sarà un elenco di posti che tolgono il fiato per la loro bellezza, ma piuttosto una top 5 dei luoghi che mi hanno lasciata senza fiato per la paura…

Destinazioni da brivido #1: la casa degli orrori

Uno dei posti più inquietanti che abbia mai visto e dove abbia mai dormito, un B&B in Irlanda del Nord dove ci siamo ritrovati durante una sera d’inverno e da dove abbiamo temuto di non uscire vivi. Immaginate di venire accolti da un proprietario un po’ strambo che assomiglia a Norman Bates e che ha una bottega di cornici, pensate di entrare in una casa male illuminata con bambole di porcellana ovunque – sedute sui mobili e addormentate nelle carrozzine lungo il corridoio.

A questo aggiungete delle fotografie in bianco e nero appese alle pareti e una notte resa ancora più inquieta da una serie di incubi che hanno per protagoniste le bambole infernali e il corniciaio matto, e il gioco è fatto. La casa degli orrori rimarrà per sempre nella top 5 delle mie destinazioni da brivido.

Destinazioni da brivido #2: la Sacra di San Michele

I luoghi impregnati di misticismo hanno questo effetto su di me: mi fanno venire la pelle d’oca. In questa abbazia in cima al monte Pirchiriano, tra Sant’Ambrogio di Torino e Sant’Antonino di Susa, tutto è misterioso: da come sia stato possibile costruire un edificio così imponente su uno sperone roccioso alto quasi mille metri, alla sua posizione su una linea immaginaria di quasi duemila chilometri che unisce strutture religiose dedicate al culto di San Michele dall’Irlanda fino a Gerusalemme.
Ho visitato la Sacra in due occasioni, ed entrambe le volte mi ha lasciato la stessa sensazione che si prova dopo aver visto un film sull’esorcismo. Forse perché la statua dell’Arcangelo Michele, che sconfisse Satana e i suoi angeli ribelli, è pronta ad accoglierci ai piedi della chiesa. Oppure è colpa del ripido Scalone dei Morti, che un tempo ospitava gli scheletri dei monaci.

Sacra San Michele.jpg

Ma quello che mi terrorizza più di ogni altra cosa è il Portale dello Zodiaco. Le sculture della volta e dei capitelli comprendono una serie di figure inquietanti: Caino e Abele, tre persone che si strappano i capelli, donne che allattano serpenti e altre immagini che non possono non farmi tornare in mente Il Nome Della Rosa.

Destinazioni da brivido #3: Villa Tornaforte

Forse alla fine mi spavento tanto perché molti posti mi ricordano le trame di libri o di film, e in effetti quando ho visitato Villa Tornaforte lo scorso autunno ho pensato che le sorelle che tuttora abitano nel castello in provincia di Cuneo avessero molto in comune con le protagoniste di We Have Always Lived in the Castle.

10 Villa Tornaforte

Stanze poco illuminate, corridoi freddi con specchi che restituiscono immagini distorte, vecchie carrozzine ammuffite dimenticate accanto a sedie a rotelle che cadono a pezzi e scheletri di letti abbandonati: una via di mezzo tra un orfanotrofio e un ospedale psichiatrico. Proprio il posto dove non vorrei trovarmi in una notte tempestosa.

Destinazioni da brivido #4: la Zizzola

Come nella maggior parte dei posti di campagna, dalle mie parti abbondando le storie di fantasmi. Uno dei misteri più fitti riguarda la Zizzola, un edificio a pianta ottagonale che domina la mia città. Nonostante sia il simbolo di Bra, nessuno ha ancora scoperto davvero cosa si nasconda dietro a questa costruzione. L’ipotesi più accreditata è quella secondo la quale fu costruita come “villa delle delizie” da un signorotto locale che si intratteneva in compagnia di disinvolte e disinibite donzelle. Una sorta dei stanza dei giochi di un Christian Gray ante litteram.

Zizzola.jpg

Ma io preferisco la versione più cupa, che si addice meglio a questo edificio nascosto tra le cime degli alberi. È la versione di Giovanni Arpino in Regina di Cuoi:

“I braidesi di una volta facevano il contrabbando di carne, camminavano su e giù per le rive e i boschi da Pocapaglia a Bra, di notte, con cosce di vitello sulla schiena e porci e quarti di bue, mentre quelli del dazio li aspettavano alla cima della collina di Bra, nascosti sul pianoro della Zizzola come streghe…”

Contrabbandieri, commerci illegali e streghe che si rincorrono tra le stanze e il parco di una struttura intrisa di mistero anche nel nome. Zizzola non è una parola piemontese, ma sembra derivare da qualche dialetto della Liguria, dove sta a indicare una situazione sgradevole. Di sicuro non vorrei essere io a svelare il mistero della Zizzola, né vorrei trovarmi al suo cospetto di notte insieme ai fantasmi che vivono tra queste stanze.

Destinazioni da brivido #5: il ciabot della strega

Le streghe dalle mie parti si chiamano masche, e non si limitano a essere dispettose e insolenti come tante altre figure che ricorrono nelle storie folkloristiche regionali. La masca più famosa, Micillina, si aggira tra le rocche e i boschi di Pocapaglia, a pochi chilometri da casa mia. È morta sul rogo secoli fa, accusata di aver commesso riti demoniaci e giudicata colpevole  della morte di parecchi capi di bestiame, oltre che del marito. Ancora oggi a Pocapaglia esiste un sentiero intitolato alla strega nostrana: si snoda tra boschi e crepacci e conduce a quello che in piemontese chiamiamo ciabot, un capanno per gli attrezzi tra le vigne.

Ciabot cucina.jpg

Niente di particolarmente spaventoso, ma se come me vi lasciate suggestionare facilmente, la costruzione in muratura con le imposte rotte, la scala con i gradini fatiscenti e la porta del secondo piano socchiusa non vi lascerà indifferenti. E nemmeno la cucina, con il tavolo e le sedie abbandonati, come se qualcuno avesse cenato lì solo la sera prima…


Le regole del gioco sono semplici:

  1. Usate l’hashtag  #5destinazionidabrivido
  2. Nominate altri 5 blogger
  3. Inserite il link al post di Sandra e nominate il suo blog Passaporto e Colori
  4. Emozionatevi – o spaventatevi!

Quali sono le vostre destinazioni da brivido? In particolare sono curiosa di conoscere quelle di:

Lemuri in Viaggio
Viaggiare con gli Occhiali
Be Right Back
Happily On The Road
Travelholic Souls

Se non avete un blog e volete raccontare le vostre destinazioni da brivido, fatelo in un commento!

33 pensieri riguardo “Cinque destinazioni da brivido

  1. Silvia, io ricordo un B&B in Olanda molto simile a quello di cui parli tu nel punto 1 del tuo post. La proprietaria era una tizia stranissima, sulle pareti della camera c’erano almeno un centinaio di foto in bianco e nero di gente con espressione serissima; una di loro, ne sono sicuro, era Mercoledì Addams. Ero con un amico e mi ricordo (giuro) che la sera, dopo cena, prima di rientrare in casa abbiamo strappato due enormi pezzi di legno da una staccionata che stava cadendo a pezzi e ce li siamo portati in camera. Tra noi chiamavamo la tizia Annie Wilkes.
    Il mattino dopo non abbiamo nemmeno fatto colazione: alle sei del mattino siamo schizzati fuori alla velocità della luce, noi, gli zaini e i bastoni.
    Mamma, che paura.

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  2. Grazie per il tag, cara! Quasi quasi utilizzerò questa definizione, “destinazioni da brivido di paura” mi intriga molto come post. Ora penso a quali posti taggare! Comunque il fatto che siano quasi tutti in Piemonte mi invoglia ancora di più a visitare la tua regione, mi ispira soprattutto la misteriosa Zizzola 😀

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  3. Sarà che oggi mi sento un pochino in modalità WalkingDead ma anche io l’avrei intesa come te la top5 da brivido! Finalmente ci fai scoprire la famosa Zizzola! *_* Inquietante nella forma, nella posizione e in entrambe le versioni sui retroscena! Uh la ricordo benissimo la tua incursione nel ciabot fra le cose abbandonate della Masca *_* Invece la Sacra di S.Michele non la conoscevo, mi incuriosisce tantissimo quella figura e il portale dello zodiaco, dopo vado a googlare 😉
    E vogliamo parlare del tuo ultimo racconto di Halloween protagonista la villa di quella singolare “Signora”? Fra te e Marghe stasera mi avete riportata di quattro mesi indietro! Dolcetto o scherzetto? 😉
    Buonanotte!

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    1. Lo sapevo che tu mi avresti capita e avresti scelto la modalità Walking Dead 😉 E infatti mi preparo già ad avere paura quando leggerò il tuo post!
      Ora la Zizzola è stata ristrutturata e quindi è “presentabile”, ma ricordo che ai tempi del liceo era ancora più inquietante… La Sacra di San Michele per me è inquietante! Non vorrei essere blasfema ma ti giuro che quel posto mi fa venire la pelle d’oca.
      Grazie 😘

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  4. Brrrr, devo dirti che non sono una patita dei viaggi o delle gite a tema “horror”. Qualche volta mi è capitato di trovarmi in qualche casa abbandonata o persino in un sanatorio in disuso e non mi sentivo per niente a mio agio. Hai la sensazione che basti una telecamera e ti ritroverai in The Blair Witch Project!
    Ho mancato per un pelo il cosiddetto “Castello di Dracula” in Romania e lì per lì non mi è dispiaciuto poi molto. Ho poi scoperto che con il principe dei vampiri ha davvero molto poco a che fare, ma in ogni caso, non fa molto per me. Lascio a te queste destinazioni e se mai per caso dovessi ritrovarmi in luogo particolarmente tetro cercherò di condividerlo, anche per sentirmi rincuorata! 🙂

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    1. Esatto, la sensazione è proprio quella: manca poco per sentirsi sul set di The Blair Witch Project 😱 Il fatto è che io ho una paura matta, sono super fifona, ma allo stesso tempo le storie di questo tipo mi attirano.
      Per cui se ti capita condividi le foto: le guarderò con un occhio sì e l’altro no 😉

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  5. Premesso che sono un fifona, sono arrivata alla fine del tuo articolo un po’ agitata! 🤣🤣🤣
    Mi ricordo quando avevi parlando del b&b Irlanda e, oggi come allora, ho sentito un brivido lungo la schiena. Le bambole di porcellana disseminate ovunque mi avrebbero fatto scappare all’istante!
    Diciamo che preferisco brividi di stupore 🤣

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  6. Ti giuro che conoscendoti non ho avuto il coraggio di guardare l’ultima fotografia; ho dovuto mettere la mano di fronte agli occhi e guardare di nascosto, sai tipo film dell’orrore? Mi aspettavo ci fosse una presenza tipo la bambina di the ring accovacciata in qualche angolino… te hai il dono di suggestionare le persone! Nonono io con il paranormale, proprio non ce la posso fare!

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  7. Sfondi una porta aperta con me.
    Brava Sandra e brava tu, perché come sempre scrivi magistralmente tanto da farmi perdere completamente in quei luoghi da brivido!
    Ahhh, l’adrenalina che sale quando si parla di certe cose spettrali!!!! 😀
    Peccato non aver visitato abbastanza luoghi del genere per scriverne un articolo!

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  8. Mi piace il modo in cui hai interpretato le cinque destinazioni da brivido! Io sono una paurosa cronica, ma amo misteri ed atmosfere suggestive, così come i romanzi gialli.
    Sei riuscita a farmi venire la pelle d’oca, ma anche tanta curiosità. La Zizzola e la Sacra di San Michele, vorrei davvero vederle con i miei occhi (alla forte luce del sole, però). Ma il premio come destinazione da brivido, resta il B&B in Irlanda… Penso sarei morta di paura.
    La mia destinazione da brivido? Ci vivo praticamente di fronte. Il caso, oppure il karma, mi hanno portato alle pendici del mio incubo di bambina: il castello di Azzurrina!
    Buona serata,
    Claudia B.

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    1. Anche io sono come te: provo allo stesso tempo attrazione e “repulsione” nei confronti dei posti e delle storie da brivido. Comunque sì, il primo premio va sicuramente al B&B in Irlanda: a volte penso che il proprietario fosse solo un mattacchione che si divertiva a terrorizzare i suoi ospiti.
      Il castello di Azzurrina? Mamma mia, la storia di Azzurrina è davvero inquietante! Ricordo di aver letto un articolo tempo fa e soprattutto ricordo che continuavo a guardarmi le spalle!
      Grazie Claudia 😘

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  9. Come sempre sai stupirmi Silvia! Intanto grazie di aver partecipato anche questa volta, questo # è andato alla grande, soprattutto su Instagram, ma ha perso un po’ il senso della cosa…
    Il tuo post è incredibile, sono storie davvero interessanti e inquietanti, ma ho paura che il b&b da brivido sia capitato a molti, il mio era a Dublino e siamo scappate quando la vecchina ha aperto la porta… paura!!

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  10. Non avevo dubbi che tu potessi interpretare le destinazioni da brividi come qualcosa di pauroso. Mò te lo dico. Quest’estate sono capitata, fortunatamente solo per una notte, in un hotel che non dico che sia degno di competere con il primo caso della tua top 5 ma io ti ho comunque pensata. E’ stato un mix tra “hotel da incubo” e incubo vero e proprio. Poi uno si chiede come non possano venire fuori racconti … da brivido.

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    1. No dai, adesso voglio saperne di più sull’hotel da incubo in cui sei capitata tu!
      Di posti sporchi o trascurati purtroppo me ne sono capitati negli anni, ma per fortuna di hotel/B&B spaventosi “da brivido” solo un paio. E spero che non ce ne siano altri!
      Grazie Tiziana 😘

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  11. E niente Silvia, arrivo dopo i fuochi, come si dice dalle mie parti.
    Vedo solo ora la nomination, e mi scuso tantissimo. Anche se, a dire la verità, io i posti da brivido li evito come la peste. Da piccola ero coraggiosissima, ed i film dell’orrore erano tutti i miei. Crescendo, me la faccio sotto al pensiero… per questo non credo di poter arrivare a 5 destinazioni da brivido, ma se mi vengono in mente, partecipo volentieri. Mi è venuta la pelle d’oca al solo leggere della Sacra di San Michele comunque…
    Grazie ancora ❤

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