Come fare a organizzare un viaggio a Bergen

Ho scritto tanto su Bergen, una delle città norvegesi che ho visto più volte e che mi ha lasciato un ricordo speciale. Dal mercato del pesce, che ho esplorato insieme a un amico chef, alla cena tra le vie del Bryggen. È passato tanto tempo da quei primi viaggi, ed è da un po’ che non torno della città più piovosa d’Europa. Dubito che riuscirò a rivederla nei prossimi mesi, viste le tariffe dei voli dall’Italia. A meno che la Norwegian Airlines o qualche compagnia low cost si decida a mettere un diretto da Milano a un prezzo abbordabile.
Se dovessi tornare in Norvegia, saprei dove dormire, dove mangiare, cosa fare. E nel caso in cui non ci riuscissi, forse i miei consigli saranno utili a chi avesse in programma di organizzare un viaggio a Bergen.

Come arrivare a Bergen

Il problema di come arrivare a Bergen è il principale ostacolo che mi trattiene dal tornare in questa città. Negli anni passati ho avuto la fortuna di vedere la Norvegia parecchie volte per lavoro, e il biglietto a un prezzo conveniente non era necessariamente una priorità.
Ora che non viaggio più per lavoro – anzi, lavoro per poter mettere da parte dei soldi per viaggiare – il biglietto a un prezzo decente è al numero uno nella lista delle priorità. Non credo sia possibile raggiungere Bergen direttamente dall’Italia, dunque è necessario fare scalo a Oslo.

Da tenere in considerazione anche le offerte di KLM via Amsterdam e di Scandinavian Airlines via Copenhagen. Da Torino, che per me sarebbe infinitamente più comodo che Milano, per il momento forse è più semplice raggiungere Bergen via mare…

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Come muoversi a Bergen

Una volta raggiunto in qualche modo l’aeroporto Flesland, arrivare a Bergen non è affatto complicato. Il centro della città si trova a nemmeno venti chilometri, distanza percorribile in mezz’ora circa con gli autobus della linea Flybussen, con partenze ogni dieci minuti. Un’altra opzione è quella dalla Light Rail, il servizio di tram operato dalla Skyss, che tra l’altro è molto utile anche per spostarsi da una parte all’altra della città.

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Il centro comunque non è molto esteso, e in effetti io ho quasi sempre camminato, utilizzando la Light Rail soltanto per andare alla casa museo di Edvard Grieg, a una decina di chilometri da Bergen.

Dove dormire a Bergen

Come la maggior parte delle città scandinave, Bergen è cara. Non sono mai riuscita a trovare prezzi al di sotto dei cento euro a notte per la camera singola, anche perché essendo quasi sempre sola, preferivo non spostarmi troppo dalla zona centrale. Ho comunque evitato il Bryggen, il quartiere anseatico, perché lì i prezzi sono ancora più alti, scegliendo invece la zona dello Strandsiden, dalla parte opposta del porto. Nelle stradine che incrociano la C. Sundts Gate ci sono parecchi alberghi di catene internazionali che garantiscono un buon livello a un prezzo accettabile.

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In particolare, ho dormito un paio di volte al Best Western Hordaheimen e almeno tre volte al Neptun, poco distante. Entrambi hanno camere spaziose e calde (aspetto da non trascurare nei mesi più freddi), e in ottima posizione.

Cosa mettere nella valigia per Bergen

Bergen è una delle città più piovose d’Europa. Me lo avevano detto prima di partire ma io non ci volevo credere. La prima volta era maggio inoltrato: da noi si usciva già in maniche corte, non poteva essere che lassù facesse così freddo. Sono partita senza una giacca impermeabile, e dopo mezza giornata sono entrata nel primo negozio di articoli sportivi e ho comprato una giacca antivento pagandola il doppio di quello che mi sarebbe costata in Italia. Almeno è stato un buon investimento, la uso ancora oggi. Ho imparato la prima lezione sul bagaglio per la Norvegia: mai dimenticare la giacca impermeabile.

Se un norvegese ti dice che c’è vento, credigli. In occasione del secondo viaggio – nel mese di aprile – ero indecisa: berretta di lana sì o no? Alla fine ho deciso di no, perché avevo l’antivento con tanto di cappuccio. Quello di cui non avevo tenuto conto è che il vento lo avrebbe quasi strappato il cappuccio. Di nuovo mi sono fiondata in un negozio e ho speso ben 500 corone per una berretta di lana. Quasi cinquanta euro. Ed era pure brutta, di un improbabile azzurro Puffo con un bordo verde. Seconda lezione: mai dimenticare la berretta di lana.

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In occasione del terzo viaggio non sono stata meno sciocca. I miei colleghi norvegesi mi avevano scritto per dirmi che ormai, a metà giugno, l’estate era arrivata anche a Bergen. Vuoi quindi non mettere nella valigia le nuove t-shirt a manica corta e una giacca di velluto blu comprata a Londra? Dopo due ore trascorse in balia degli elementi atmosferici sono stata costretta a comprare una maglia stile Capitan Findus, dopodiché mi si è sciolta la carta di credito. Terza lezione: non credere mai a un norvegese quando ti dice che è arrivata l’estate.

Mettete abiti caldi, anche in estate, che permettano di difendervi dal freddo e dal vento. E scarpe comode e versatili, per poter camminare in centro e lungo i sentieri nei dintorni della città.

Cosa vedere, cosa fare e dove mangiare a Bergen

La prima cosa che ho visto a Bergen è stato il Bryggen, il quartiere anseatico fatto di stradine strette, marciapiedi di legno ed edifici alti e stretti che un tempo venivano usati come magazzini. Qui ho mangiato per la prima volta da Tracteursted, nascosto tra vicoli bui e case dalle pareti scricchiolanti.

Dal Bryggen è partita ogni volta la mia esplorazione di Bergen, che ho già raccontato in dettaglio: dalla fortezza di Håkonshallen al mercato del pesce, il Fisketorget; dalla funicolare che porta al monte Fløyen fino a Festplassen, la piazza dei festeggiamenti del 17 maggio, giorno di festa nazionale.

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O, ancora, una passeggiata nel quartiere di Marken, fatto di stradine lastricate che si incrociano in maniera irregolare e di tante piccole caffetterie dove prendersi una pausa dalla pioggia e dall’aria fresca.

Siete mai stati a Bergen o avete intenzione di andarci? Avete altri consigli e suggerimenti?

56 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio a Bergen

  1. Se mi piacerebbe? Da impazzire! Sogno da sempre il grande nord, ma devo dire che spesso i prezzi (come hai giustamente fatto notare tu), sono un grosso ostacolo. I voli decisamente non a buon mercato, gli alberghi che noto costano quanto a NY, ci hanno bloccati a lungo. Ma, grazie anche ai tuoi consigli, direi che recupereremo. Ne sono sicura. Bando ai costi, in qualche modo devo conquistare il nord!
    Che atmosfere Silvia, leggendo le tue parole, ho avuto per un attimo la sensazione di leggere un racconto. Salvo poi comprendere che è la Norvegia, ad essere La Favola. Stupendo….
    PS: detto fra noi, la berrettina blu (50 EURO???), è stupenda. Pensa che fortuna: il tuo prigioniero non potrà mai perderti mentre indossi quel faro nella notte!
    PPS: ti sei lasciata fregare tre volte…fa in modo che (quando verrà il momento) non ci sia la quarta!
    Un bacio,
    Claudia B.

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    1. Io infatti devo ringraziare di esserci andata quasi sempre per lavoro e quindi non ho mai pagato di tasca mia – anche se alcune volte ho dovuto sopportare il boss ma tutto sommato è andata bene così 😉
      Ma comunque prima o poi investirò un po’ di soldi e ci tornerò, cercando di non rimanere fregata per la quarta volta…
      La berretta dal vivo è terribile, e a parte i colori da faro nella nebbia fa prudere la testa come se fosse di carta vetrata 😂

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  2. La Norvegia e’ meravigliosa! Hai ragione! Condivido tutti i consigli! Noi siamo stati nel 2014 durante una delle estati piu’ torride del nord Europa (a detta del mio amico che vive li da 6 anni!)! Bergen e’ bellissima e molto romantica durante il periodo estivo e le notti bianche. Anche noi abbiamo dormito fuori dal centro. Passeggiando si puo’ raggiungere tutto a piedi. Noi abbiamo incluso Bergen in un giro piu’ lungo fino a Nordkapp in cui abbiamo visitato Oslo e Stavanger prima e Alesund, Trondheim, Mo-i-Rana (uno dei posti piu’ assurdi che abbia mai visto in vita mia!), Narvik, Alta e Nordkapp poi! Al ritorno siamo passati da Finlandia e Svezia! 🔝

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      1. Siii un viaggione in auto! Quell’anno, fino al 90^ parallelo abbiamo avuto 30 gradi… incredibile! Avevo messo in valigia solo un pantaloncino corto e una gonna. Poi, superato il circolo polare artico, il freddo c’e. Comunque mo-i-rana e’ un posto assurdo, non so come spiegare… io li chiamo “paesi che non esistono” come se non ci abitasse veramente nessuno o come se fossero set cinematografici creati ad hoc! Cerca qualche foto della statua in acqua rivolta verso l’orizzonte.. gia’ quello ti fa capire molte cose! 😂

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  3. Se mi piacerebbe visitare Bergen? Ma che domanda è!!! Maaaacertochesi!!!
    Adoro la Norvegia pur non essendoci mai stata, ma qualcosa mi dice che questo sarà l’anno buono, chissà! Ad ogni modo, ho già appuntato i tuoi preziosi consigli e ti disturberò sicuramente per avere altre informazioni. Un bacione Silvia! :*

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  4. Ahhhh su di me lo sai che spari sulla CroceRossa! Che fascino Bergen anche se piove sempre e anche se al momento è irraggiungibile in modo diretto dall’Italia! Ma per esperienza basta avere un po di pazienza e Santa Ryanair ci farà la grazia come SanGennaro 😛
    I marciapiedi di legno sono una cosa strepitosa, come le casette colorate con i tetti a punta *_* Ma non marciscono con tutta quella pioggia?
    Per il momento la Norvegia è ancora un sogno che dorme nel cassetto 😉
    Silvia il cappellino azzurro puffo/bordo verde insieme alla maglia stile capitan Findus li vedrei benissimo nella futura casa museo di Malgioglio 😀 😀 😀
    Un bacione!

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    1. Dici che prima o poi Ryan Air si deciderà a mettere un volo diretto? Io contavo su Norwegian ma altro che low cost…
      In effetti non ho mai pensato a questa cosa del legno con la pioggia: mi sa che essendo norvegesi hanno trovato qualche soluzione, tipo una vernice che non fa marcire il legno come per le barche. Chissà, devo informarmi.
      Ma sto cappellino sta riscuotendo tantissimo successo! E pensare che a me non piaceva per niente 😂

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  5. Silvia, non mi puoi parlare della Norvegia in questo momento, in cui sto lottando contro me stessa per restare alla scrivania invece di scappare verso Nord con il primo aereo (o nave, o treno, o tuk-tuk, va bene tutto). Bergen è una di quelle città su cui ho altissime aspettative, perché mi sono fatta negli anni un ritratto mentale che non so se corrisponda alla realtà… ma è molto dettagliato. Il problema è che, come mi confermi, a Bergen piove tanto. Perciò temo sia difficile avere tanta fortuna da andarci una volta e trovare il sole, giusto? 😀

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  6. La Norvegia come sai è uno dei miei traveldreams di quest’anno. Bergen deve essere magica (meteo a parte!) e più ne leggo qui da te più mi verrebbe voglia di partire all’istante. Terrò ben presenti i tuoi suggerimenti, soprattutto per evitare di prosciugare la carta di credito 🤣
    Ps: ma sai che il berretto blu elettrico non è per niente male? 🤣

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  7. Io sono capitata a Bergen in un giorno di sole, quindi mi ritengo fortunatissima! Per rimanere in tema Mo i rana, confermo che è una città assurda, ma credo sia dovuto soprattutto al fatto che è una città principalmente industriale, cioè praticamente è costruita attorno agli stabilimenti.

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  8. Mi piacerebbe moltissimo andare a Bergen e in Norvegia più in generale. Trovo che questo post sia utilissimo in caso di viaggio..io me lo salvo tra i preferiti, hai visto mai che porti bene?! PS: sei fascinosa anche con la berretta blu😉😘

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  9. Mai stata a Bergen, vorrei tanto andarci. Immaginavo fosse fredda, anche in estate, ma della pioggia non ne avevo mai sentito parlare. I tuoi sono consigli utili, in genere capita anche a me di sbagliare qualcosa con l’abbigliamento e acquistare in loco quel che mi manca, ma visti i prezzi direi di evitare a Bergen. Grazie mille delle dritte!

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    1. E pensa che gli abitanti di Bergen sono molto orgogliosi di Bergen, al punto che ti dicono la frase “Bergen is the rainiest city” come se ti stessero dicendo che hanno il minor tasso di criminalità nel mondo, o qualcosa del genere. Ma d’altra parte hanno uno strano senso dell’umorismo i norvegesi 🤨
      Grazie Stefania!

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  10. Dai, il cappello non è così terribile, ci sono colori peggiori 😀 noi con Bergen siamo stati particolarmente fortunata, abbiamo trovato 3 incredibili giorni di sole. Non riesco proprio a immaginarmi la città con la pioggia, ma so bene che ne cade molta durante l’anno spesso anche senza sosta. A noi è piaciuto molto il Museo della Pesca, pensavamo fosse una noia mortale (ci siamo andati solo perché gratis con la Bergen Card) e invece ci siamo ricreduti alla grande, molto interattivo e divertente!

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    1. Sì, sicuramente ci sono colori e abbinamenti peggiori – tipo la signora con i pantaloni bianchi e le scarpe improbabili vicino a me nella foto 😉
      Tutto sommato anche con la pioggia non è male, o comunque mi convinco che sia così perché Bergen con il sole forse è una fortuna che mi è capitata solo una volta per poche ore!
      Il museo della pesca me lo sono persa, segno per un’altra volta😊

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  11. Ciao Silvia, con questo post hai fatto crescere in me ancora di più la voglia di fare un viaggio in Norvegia. Leggerò anche tutti gli altri tuoi post per continuare a viaggiare con la fantasia in attesa del viaggio vero!
    P.s. Il berretto blu è davvero carino!

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  12. Pian piano recupero tutto Silvia, promesso!
    In Norvegia non sono mai stata, sempre per la stessa ragione di altre destinazioni nord-europee: il costo.
    I voli non sono mai propriamente economici dal centro Italia, e sono “intimidita” da hotel e cibo. Però Bergen è senza dubbio la città che più vorrei vedere nella penisola scandinava, quindi aspettiamo e speriamo in questi benedetti voli diretti sperando di non dover vendere un rene…

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    1. Ciao Celeste! Ti capisco bene perché nemmeno io, dopo aver cambiato lavoro, non sono più andata in Norvegia perché soprattutto i voli hanno prezzi proibitivi. A parte Oslo, che non costa poco nemmeno con Ryan Air, le altre città norvegesi per il momento rimangono off limits 😉

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