Quattro motivi per andare a Torino (e innamorarsene)

Per anni ho fatto la pendolare, ai tempi dell’università. Mi svegliavo all’alba per prendere il treno che mi avrebbe portata fino alla stazione di Porta Nuova e da qui raggiungevo a Palazzo Nuovo, sede della facoltà. In quegli anni non sono mai riuscita a rendermi davvero conto della bellezza di questa città. Torino è proprio come i piemontesi: austeri e freddi all’apparenza, ma accoglienti e generosi sotto la superficie. Forse è questa l’essenza della sabaudità torinese.Ora, a distanza di anni, quella città che ai tempi dell’università mi lasciava indifferente, non mi sembra meno affascinante di altre città più blasonate, come per esempio Parigi.

Ci sarebbero almeno quattrocento motivi per venire a Torino e trascorrere due o tre giorni in quella che fu la prima capitale del Regno d’Italia, ma quattro sono quelli che a me stanno più a cuore.

Il mercato di Porta Palazzo e il Balon

Pochi sanno che Piazza della Repubblica è la sede del mercato all’aperto più esteso di tutta Europa. Boqueria e Borough Market fatevi da parte: il mercato di Porta Palazzo ospita ogni giorno sotto la Tettoia dell’Orologio contadini, macellai, pescivendoli, panettieri. E nelle vie tutt’intorno alla piazza ottagonale dove si incontrano culture e popoli da tutto il mondo, le bancarelle vendono abiti, scarpe, oggetti per la casa, articoli di ferramenta, fiori.

Colori e sapori che si mescolano e si intensificano ogni sabato al Balon e una volta al mese al Gran Balon, il mercato delle pulci che si svolge nelle strade che da Piazza della Repubblica arrivano fino a Borgo Dora. Si respira l’aria di tanti mercati simili: articoli vecchi, spesso polverosi e di poco valore, dove però non è raro trovare proprio quel vecchio mappamondo vintage da mettere sulla scrivania.

I bar storici e i ristoranti di Torino

Avete notato che in molte capitali europee si sta diffondendo sempre più la tendenza delle caffetterie? Arredi essenziali, connessione a internet ultra veloce, specialty coffees e personale hipster? A Torino non mi stupirei invece di trovare ancora una o due carrozze a cavalli davanti all’ingresso di una caffetteria. In molti di questi bar storici – il Caffè Mulassano, Fiorio, il San Carlo, per citarne alcuni dei più antichi – sembra di tornare nel 1700, quando in città si diffuse l’abitudine di gustare il caffè in compagnia. Una bevanda che i torinesi hanno imparato ad apprezzare non solo per il suo sapore, ma per la convivialità del caffè. Alla faccia di chi dice che noi piemontesi siamo chiusi e freddi 😉

Uno dei miei posti preferiti è Al Bicerin, in Piazza della Consolata. Una scelta un po’ scontata, ma il locale minuscolo ha un fascino d’altri tempi. Boiseries, tavolini di marmo e specchi alle pareti. C’è la coda per entrare, sempre, a qualsiasi ora, ma vale la pena di aspettare per provare la bevanda che porta il nome del locale: una pozione magica a base di caffè, cioccolata e crema di latte.

Non mancano le osterie e i ristoranti nel cuore di Torino, soprattutto nella zona del Quadrilatero, vicino a Porta Palazzo. Tuttavia, il mio posto preferito si trova al di là del Po, in Corso Casale.

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Cantine Risso è un locale semplice: niente tovaglie ma tovagliette di carta con su stampato il menu del giorno, tavoli disposti su più livelli all’interno, oppure sotto il pergolato di glicine in estate. Uno di quei posti che dalle nostre parti chiamiamo piole: locali che servono piatti della tradizione, e che purtroppo sono sempre più rari.

I musei di Torino

Il fatto di essere stata la capitale d’Italia ha lasciato il segno, soprattutto nei palazzi e nei musei. Il più noto è forse il Palazzo Reale, meta obbligata di tutte le gite delle elementari per noi (ex) bambini piemontesi. Ma anche il Museo del Risorgimento di Piazza Carignano e Palazzo Madama. Il mio preferito è il Museo del Cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana, il simbolo di Torino. Ci sono stata anni fa e mi riprometto sempre di tornarci (ma non lo faccio mai) per salire sull’ascensore panoramico che porta in cima alla Mole. Mi piacerebbe andarci di sera, per vedere Torino illuminata. Tour Eiffel, scansati proprio.

Ma Torino è famosa anche per il Museo Egizio. Ancora una volta, il capoluogo piemontese detiene un primato importante: si tratta del più antico museo del mondo dedicato interamente all’arte dell’Antico Egitto, secondo solo a quello del Cairo per quantità dei reperti. Questo museo mi ha sempre terrorizzata, fin da quando ero bambina, vuoi per le sale buie, vuoi per l’atmosfera cupa all’interno e all’esterno del palazzo che fu prima la sede di una scuola dei Gesuiti e poi dell’Accademia delle Scienze. D’altra parte, è a Torino che Dario Argento ha ambientato alcuni dei suoi film, tra cui Profondo Rosso.

Messo da parte il terrore, il Museo Egizio è uno dei posti da vedere a Torino, ricordandosi di prenotare l’ingresso con anticipo per evitare code chilometriche.

La street art di Torino

Ai tempi dell’università per me Torino era grigia e piatta, ma questa purtroppo è un’opinione abbastanza diffusa. Colpa anche di Palazzo Nuovo, dove trascorrevo la maggior parte del mio tempo chiusa in aule sotterranee ad ascoltare noiosissime lezioni di fonetica. A quei tempi la sede della Facoltà di Lettere e Filosofia era un triste edificio di vetro e cemento, rovente in estate e ghiacciato in inverno. Spesso occupato da un manipolo di studenti fuori corso e fuori tempo massimo; ancora più spesso, chiuso per problemi tecnici.
Le facciate di Palazzo Nuovo sono ancora brutte, ma ora portano i segni dei tempi moderni: due murales di una città grigia animata da una pioggia colorata.

A qualche fermata di tram da Palazzo Nuovo, si trova il cuore della street art torinese: il MAU – Museo d’Arte Urbana. Sulle pareti delle abitazioni di Borgo Campidoglio, un tempo zona operaia, oltre cento artisti hanno realizzato le loro opere, dando vita a un progetto artistico permanente.

Forse Torino non è ancora pienamente inserita nei circuiti turistici, ma credo che poco alla volta ci si stia rendendo conto di quanto poco questa città abbia da invidiare ad altre capitali europee. Innanzitutto dobbiamo imparare a esserne convinti noi piemontesi. Chi non ha avuto dubbi è Spotahome, una startup spagnola che, dopo aver esordito a Madrid, ha puntato anche su altri paesi e altre città. Torino è una di queste: grazie alla piattaforma immobiliare, è possibile cercare alloggi a breve e medio termine senza la necessità di investire tempo per visitare appartamenti quando ancora non si vive in città. Una soluzione ottima per gli studenti fuori sede, ma anche per i torinesi che hanno, grazie a Spotahome, una valida alternativa ai canali immobiliari tradizionali. Un po’ come quando si prenota un albergo, Spotahome permette di scegliere l’appartamento con le caratteristiche desiderate – monolocale, bilocale, casa condivisa – nella zona preferita della città.

Per esempio, se dovessi trasferirmi a Torino per un po’ di tempo, sceglierei un appartamento vicino a Piazza Savoia. Avrei la certezza di poter visualizzare le foto di tutte le camere, oltre alla garanzia del pagamento che viene effettuato tramite Spotahome in tutta sicurezza.

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Un incentivo in più per prendere in considerazione Torino come meta di un prossimo soggiorno, o magari anche per trasferirsi.

Vi ho convinti della bellezza di Torino? Ci siete già stati o avete in programma di andarci?

91 pensieri riguardo “Quattro motivi per andare a Torino (e innamorarsene)

  1. Sai che non dovevi convincermi della bellezza di Torino. Non a caso la inserisco tra i miei Travel Dreams due volte su tre! Se questo è l’anno buono per andare a vederla in due o tre giorni mi salvo questo tuo articolo perché mi farà da guida. Hai elencato tutto quello che mi piacerebbe fare e vedere! Grazie Silvia per questa passeggiata 😉 Un abbraccio!

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  2. Come te non ho approfondito la conoscenza Torino durante i miei anni universitari da pandolare, anche se mi ha sempre incuriosita. E come te sono ancora qui che mi ripropongo di approfittare del fatto che sia così a portata di mano e visitarla meglio e più spesso. Gli spunti dell’articolo sono ottimi quindi credo proprio sia giunto il momento di muovermi!

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  3. Sono stata diverse volte a Torino, eppure ho sempre voglia di tornarci. Intanto per vedere il Museo Egizio, che ricordo vagamente dalla gita classica delle elementari. Poi per sedermi in un caffè davanti a un set di dolcezze come nella tua foto. Purtroppo Torino condivide con Milano l’assillo dell’inquinamento, ma il centro ha il respiro delle città francesi e il fiume, secondo me, trasmette una calma particolare. Mi segno gli indirizzi 🙂

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  4. Sai Silvia ho appena saputo che forse ci sarà la possibilità di una scappata a Torino fra Maggio e Giugno per questioni di famiglia (detta così suona male)! 😉 Nel caso non vedo l’ora di incontrarci e di scoprire questa città fredda e austera ma con un animo accogliente e generosa, come la descrivi tu! *_* Ho letto bene, articoli di ferramenta? Uhh papà Orso ne andrebbe matto mentre io ucciderei per la “merenda Regale Bicerin”. E poi ti copio anche l’ascensore panoramico, ovviamente il museo Egizio e tutti i consigli che vorrai darmi! Effettivamente sai che non sarebbe male la soluzione dell’alloggio? Ne parlo con i miei!
    Un abbraccio e buona serata!

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    1. Davvero? Sarebbe bellissimo se riuscissi a salire in Piemonte! Quindi saresti con mamma e papà Orso… ricordo ancora benissimo quel post in cui descrivevi il viaggio dei tuoi in treno, da morire dal ridere 😂
      Al Balon c’è veramente di tutto, è una tappa da non perdere a Torino!
      Grazie e buona notte ❤️

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  5. Sai già che Torino è in programma da un bel po’ ma finora ho sempre rimandato. Chissà poi perché (forse non ho trovato abbastanza offerte per poter partire).
    Mi hai colpita quando hai rivelato che c’è della somiglianza con Parigi, la città che io adoro in assoluto e dove mi sento a casa.
    Sento che questo sarà l’anno buono Silvia!!!
    Un bacione

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    1. Non so se sono solo io a fare questo paragone, ma secondo me ci sono certi angoli dal sapore proprio parigino.
      Magari trovi l’offerta giusta (Italo spesso ha dei prezzi interessanti per Torino) e chissà che questo non sia l’anno da dedicare al Piemonte 😍 In caso fammi sapere!

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  6. Io amo Torino, la adoro!
    L’ho frequentata tantissimo tra i 20 e i 23 anni perchè avevo un paio di amici che andavo spesso a trovare e già allora, che era molto meno bella di adesso, la trovavo davvero affascinante.

    Non vedo l’ora di tornarci, stavolta trascorrendo lì l’intero week end (come in quegli anni ormai lontani….) e di visitare il Museo Egizio post restauro.

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    1. In quegli anni in effetti era meno bella ma comunque aveva già il suo fascino nascosto. Anche del museo egizio non avevo un bellissimo ricordo perché dai tempi delle elelmentari lo ricordavo come un posto buio e opprimente, mentre ora è veramente spettacolare.
      Grazie di essere passata ❤️

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  7. Che sorpresa 😉 non ci crederai ma è quasi un annetto che la città mi chiama. Non ci sono mai stata ma è una delle poche città italiane che ha sempre fatto nascere in me un’immensa voglia di visitarla. Magari questo tuo post è un segno del destino 😉
    Buona giornata!!!

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  8. Io sono stata solamente un paio di volte ma ne sono rimasta veramente super colpita. Quando sono entrata al mercato di porta Palazzo non ti nego che sono rimasta un po’ atterrita dal moltitudine di gente, rumori, colori ed odori. Sul Bicerin credo che non ci sia altro da aggiungere, se non che mi hai fatto venire una voglia assurda. Per la street art, ecco, quella io me la sono persa completamente. Sono passati 4 anni dall’ultima volta che ci sono stata, ma allora non c’era niente o forse è decisamente più facile che non abbia visto niente io…

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    1. Ah ah il mercato in effetti può essere un po’ uno shock! Io una volta mi ci sono trovata in mezzo in macchina per sbaglio e ho temuto di non uscirne prima di sera, talmente c’era gente che sbucava da ogni angolo con borse, carrellini, scatole…
      Non so dirti se quattro anni fa ci fossero già le opere del museo di arte urbana, perché io per esempio ne ho sentito parlare la prima volta lo scorso anno dal ragazzo che mi ha fatto il tatuaggio, e comunque non è proprio una zona di passaggio.
      Se torni in Piemonte fammi sapere 😘

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  9. Convinta??? Fosse per me a Torino ci starei minimo un mese! Amo la tua città, ma capisco quanto sia semplice, soprattutto da ragazzi, non apprezzare completamente il luogo in cui si vive. Spesso si vedono e si percepiscono solo il grigio, il dovere. Non le potenzialità!
    Ma Torino è qualcosa di incredibile! Ogni volta che penso al fine settimana che vi ho passato, mi batte il cuore. Torino è sorprendente, incredibile…francamente non immaginavo di trovare un centro tanto sublime. Anche perché dieci anni fa, non è che ci fosse tanto entusiasmo, quando si parlava di Torino. E non ho mai capito il motivo.
    Il Museo Egizio ed il Museo del Cinema, sono state tra le due più belle sedi museali mai visitate. E vogliamo parlare dell’esposizione a Palazzo Madama? Mi segno il mercato per la prossima volta, la street art e (ovviamente) i consigli gastronomici.
    Le vostre caffetterie per me restano un sogno e, sappilo, se trovi qualcuno che parla male dei torinesi, mandalo da me che ci penso io ad abbatterlo!
    Un abbraccio Silvia,
    Claudia B.

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    1. Non ho mai capito bene perché fino a qualche anno fa non si parlasse di Torino con troppo entusiasmo. Forse perché la maggior parte della gente la associava alla città della FIAT, al capoluogo di provincia in cui la gente dal sud o dalle campagne si trasferiva per passare ore in fabbriche e poi andare a dormire nei quartieri popolari in periferia. Io stessa ricordo che cercavo di non passare mai nel sottopasso della stazione dopo aver sentito i racconti di compagni di corso derubati di tutti i loro averi… In parte erano leggende metropolitane e parte realtà, e forse tutto insieme ha contribuito alla fama poco positiva di questa città. Sono felicissima quindi di leggere che ti sia piaciuta!
      Ah ah se sento qualcuno che ne parla male allora te lo mando 😂

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  10. Ma che meraviglia Torino, spero proprio di farcela quest’anno. L’anno scorso sono stata là per una giornata per un incontro di lavoro, mi ha fatto davvero un’ottima impressione. Silvia, sfrutto le tue conoscenze da piemontese DOC: sai per caso come posso raggiungere Torino da Malpensa senza svenarmi? Ho cercato un paio di opzioni ma sembravano più care del volo Budapest-Malpensa 😀

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    1. Vero che è una città bellissima? Spero che tu riesca a tornarci quest’anno per più di un giorno.
      In effetti non è proprio comodo raggiungere Torino da Malpensa: ci va un po’ di tempo e il treno mi pare che costi sui trenta euro a tratta. Prova a guardare una linea autobus che si chiama Sadem e che fa la tratta Malpensa-Torino: sicuramente è un po’ più economica del treno. Altrimenti potresti provare ad arrivare direttamente all’aeroporto di Caselle.
      Buonanotte ❤️

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  11. Ciao Silvia! E’ da un po’ di tempo che vorrei visitare per bene Torino, pensa che ci andai con la scuola alle elementari per vedere il Museo Egizio (meglio non fare il conto dei decenni passati da allora 🙂 ). Visto che è a poche ore d’auto da Genova, conto di farci un salto presto…Segno i tuoi suggerimenti!

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    1. Non lo conosco! Il gelato al fior di bufalo deve essere una cosa pazzesca, lo voglio assolutamente provare. E mi fai venire in mente che in un paesino sulla strada per andare a Torino c’è una gelateria artigianale che fa il gelato al gorgonzola…
      Grazie e buon weekend ❤️

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  12. Uuuuuh ci sono stata quasi un decennio fa! Ricordo molto bene il Museo del Cinema nella Mole, per non parlare di quello egizio: a un’archeologa come me non poteva sfuggire 🙂 . Si, Torino è una bella città, anche se come dici tu raramente conquista al primo sguardo; è esigente: richiede impegno e dedizione, il profilo basso che tiene allontana gli amanti del turismo facile e superficiale per lasciar spazio ai cercatori di dettagli come noi 🙂 Complimenti per l’articolo!

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  13. Come sai, Torino è la mia città italiana preferita, dopo Roma.
    Ci ritorno quasi ogni anno e ogni volta cerco di visitare qualcosa di nuovo, anche se un giro in centro, non manca mai…ed ecco, alcune cose che hai appena elencato, mi mancano proprio, come il mercato.
    Per questo motivo, i motivi per andare a Torino si aggiungono ogni volta sempre più e io non posso fare a meno di mettere questa città in lista. Ti dico sinceramente che una fuga nella capitale sabauda è prevista per uno dei prossimi ponti di primavera…ci sentiamo?
    Ti abbraccio! :*

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    1. Se non sbaglio avevi visto le residenze sabaude durante il tuo ultimo viaggio da queste parti: una cosa che invece a me manca nel senso che l’ultima visita alla Reggia di Venaria risale ad anni fa, mentre per esempio non sono mai stata a Stupinigi (e un po’ me ne vergogno…)
      Ovviamente se capitate qui vi aspetto anche per un pranzo o una cena nel Roero 🙂

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  14. Ho visitato Torino solo una volta e ne sono rimasta stregata! Devo dire che il mercato mi attira moltissimo (a dir il vero amo tutti i mercati nelle città!) quindi me lo segno per la prossima volta che verrò a Torino (ce ne sarà senz’altro occasione avendo il marito juventino!)
    Un abbraccio
    Erica

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  15. Siamo stati a Torino a febbraio dell’anno scorso, per me è una città molto affascinante ed elegante!
    È stato bello passeggiare lungo le sponde del Po, scoprire il Quadrilatero e le sue vie piene di botteghe e locali, assaggiare il bicerin!
    Non conoscevo invece la street art del MAU, dobbiamo assolutamente rimediare!
    Ciao Silvia e grazie per le dritte!
    Ale

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  16. Mi trovi d’accordo su tutto! Mentre vivevo all’estero di Torino mi sono mancati soprattutto i suoi musei, con mostre che non hanno nulla da invidiare a quelle proposte dai musei europei più importanti, ed anche l’abitudine di fermarmi per un caffè improvvisato. Oltre ai caffè storici più famosi ci sono ancora bar con i tavolini di marmo in ogni quartiere e brioche invitanti in vetrina. Torino è davvero una città che sa farsi amare!

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    1. Io vivo in un piccolo paese di provincia dove di solito mi sembra che “ci sia più o meno tutto”, poi però quando vado a Torino per mezza giornata mi rendo conto che in realtà nella mia città mancano un sacco di cose rispetto a una grande città. E Torino offre davvero tanto, dai musei, ai negozi, e i bar con i tavolini di marmo ❤️

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  17. Ciao bellissima,

    Devi sapere che io e Torino abbiamo sempre avuto un rapporto di amore-odio, di invidia e riappacificazione.
    Sono di un paesino dell’alessandrino, a 50 km da Torino ma il nostro primo incontro è stato difficile…l’ho trovata squadrata, precisa, fredda, distaccata, altezzosa… mi ha fatto arrabbiare tantissimo!
    Ci sono tornata da più grandicella e forse la seconda volta si è aperta un po’ di più. Poi però ho cominciato a frequentare Milano (che ha tutto il mio cuore e la mia anima e il mio amore) e i paragoni si sprecavano.
    Qualche mese fa ci sono tornata… era una giornata meravigliosa, di sole e di caffè presi nei tavolini esterni dei bar, ho bevuto un bicchiere di Birecin e mi son goduta la pace e l’allegria di quel sabato. Non mi era mai piaciuta tanto Torino.
    Rileggendo questo articolo la ritrovo, esattamente come l’ho lasciata, bella e regale, non più lontana e diffidente.
    Ci tornerò con questo articolo come guida con la speranza di potermi riappacificare definitivamente seguendo le tue orme.

    Grazie ciccia di questo bell’articolo, un abbraccione!

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    1. Pensa che invece io ho un po’ lo stesso rapporto con Milano: ci sono stata un paio di volte, la prima quando faceva un caldo da morire e la seconda si gelava, così la città non mi ha fatto un’ottima impressione. Eppure sto leggendo tanti articoli che mi hanno fatto capire che Milano ha tanto da offrire, e spero di avere l’occasione di rivederla presto per cambiare idea.
      Grazie e buona giornata ❤️

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  18. Mi hai fatto scoprire degli aspetti di Torino che proprio non conoscevo!!
    Ma concordo con te sul Museo del Cinema, l’ultima volta ci sono stata lo scorso anno ma senza riuscire a salire in cima alla Mole, c’era una fila immensa a gennaio… e concordo anche sulle carrozze di fronte ai caffè, siamo stati al San Carlo se non sbaglio, e mancava giusto quello per completare il quadro! Peccato non aver saputo del mercato all’aperto…

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