Come fare a organizzare un viaggio a Zurigo

C’è chi è contrario all’idea di tornare nello stesso posto: il mondo è così grande che è un peccato dedicare del tempo a una città che già si conosce anziché esplorarne una nuova. A me invece piace vedere più volte la stessa meta, per ripercorrere le vie che più mi hanno colpito o per trovare angoli nuovi. Zurigo è una di queste città: l’ho vista in tutte le stagioni e non mi stanca mai.

Questa volta l’idea di tornare in Svizzera è stata una scelta dell’ultimo minuto: solo qualche giorno prima abbiamo avuto la certezza di riuscire a partire. Le nostre opzioni per questo ponte dell’Immacolata erano limitate a un posto che si potesse raggiungere in poche ore di macchina. Zurigo è stata la risposta ovvia ai nostri interrogativi.

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Come arrivare a Zurigo

Da casa nostra, in Piemonte, ci si impiegano circa cinque ore per raggiungere Zurigo. Può succedere di trovare coda alla frontiera o al tunnel del San Gottardo, ma questa volta non è capitato. Il traffico congestionato ci ha però fatto rimanere imbottigliati un’ora e mezza tra l’uscita dell’autostrada e l’hotel. Forse perché era un giorno festivo, o perché c’erano i Mercatini di Natale, o perché aveva iniziato a nevicare. O semplicemente perché è destino che per arrivare a Zurigo la coda si debba fare, in un modo o nell’altro.
Diversamente, le strade sono scorrevoli. Fondamentale ricordarsi di acquistare la vignetta, il contrassegno da incollare sul parabrezza e che sostituisce il pagamento del pedaggio autostradale. Si compra al confine con la Svizzera alla cassa del bar prima del valico turistico di Brogeda, tra Como e Chiasso. Costa 35 euro e vale per l’anno in corso (in questo caso, per tutto il 2018).

Come muoversi a Zurigo

La rete dei trasporti di Zurigo è efficiente e puntuale, ed è gestita dalla ZVV – Zürcher Verkehrsverbund. L’abbonamento di 24 ore vale su tutti i mezzi urbani e costa poco meno di 9 franchi svizzeri: il biglietto si può acquistare alle fermate di bus e tram, pagando in contanti o con carta di credito. Il ticket non va convalidato, nemmeno al primo utilizzo.

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Per muoversi con facilità consiglio di scaricare l’app della ZVV. Basta inserire la posizione in cui ci si trova e in un attimo vengono elencati i numeri dei tram o dei bus verso la destinazione desiderata, con l’indicazione di fermate e tempi di percorrenza. Ma soprattutto funziona offline, perché oltre a non avere gli euro, gli svizzeri non hanno aderito agli accordi internazionali del roaming, dunque l’utilizzo del pacchetto dati è a pagamento.

Dove dormire a Zurigo

La scelta dell’hotel era limitata alle strutture che avessero a disposizione un parcheggio per la macchina. Abbiamo rinunciato a prenotare all’Hotel Alexander, dove ho dormito quando sono andata a Zurigo in treno: è nella città vecchia quindi impossibile da raggiungere in auto. L’altra opzione era il Coronado, hotel di fronte a Irchelpark, dove prenotiamo di solito perché è possibile parcheggiare nel cortile interno. Quando ho avuto la certezza di poter partire, non c’erano più camere disponibili.

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La scelta è caduta sullo Züri Hotel by Fassbind, sia per la posizione a Zürich West, zona che non conoscevo e che mi incuriosiva, sia per le ottime tariffe. Tra i punti a favore ci sono la vicinanza al centro, raggiungibile in dieci minuti di tram dalla fermata di Escher-Wyss-Platz, e il garage sotterraneo (a pagamento).
L’hotel è moderno e un po’ impersonale: superfici cromate, laminato di legno e spigoli ovunque. Nonostante poco lontano ci sia un cavalcavia molto trafficato della tangenziale, la nostra stanza era ben insonorizzata (e ben riscaldata – cosa che abbiamo apprezzato viste le temperature dello scorso weekend).

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Niente da ridire sulla colazione a buffet: abbondante, con una buona scelta tra opzioni dolci e salate.
La zona Wellness è stata una delusione: mi aspettavo una SPA con sauna, bagno turco, vasca a idromassaggio e area relax. Invece ho trovato una piccola palestra dove non ho messo piede, e una sauna che al mio arrivo era spenta. Dopo mezz’ora ha raggiunto una temperatura accettabile, ma quando ho deciso di sdraiarmi su uno dei lettini  della zona relax sono quasi morta di freddo: la stanza aveva era calda come il mio garage in inverno.

Altro aspetto che lascia un po’ a desiderare per un quattro stelle è l’accoglienza alla reception. Dietro al banco una ragazza dai modi freddi che, senza mai mostrare il sorriso, ci ha consegnato le chiavi e ci ha informato sugli orari della colazione. Alla mia domanda: “C’è un segnale che indica l’ingresso del garage?” mi ha guardato con occhi di ghiaccio. Ho avuto l’impressione di sentire dei cavalli nitrire di spavento.

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Cosa mettere nella valigia per Zurigo

Mai come questa volta le scarpe di scorta sono state provvidenziali: sono uscita con i miei stivaletti Blundstone, ma con la neve, il freddo e l’umidità delle vie di Zurigo, al rientro in albergo avevo i piedi bagnati e congelati. Dopo un cambio veloce sono uscita con gli scarponcini UGG: sono da bimbaminkia e pure brutti da vedere, ma l’imbottitura tiene i piedi caldi e asciutti.
L’intimo della Canadian con maglia termica e calzamaglia tecnica ha ancora una volta tenuto lontani freddo e umidità, permettendomi di resistere per ore all’aria aperta.

Da non dimenticare un berretto di lana per proteggere le orecchie dal vento gelido che non ha dato un attimo di tregua.

Cosa fare e dove mangiare a Zurigo

Questo è periodo di mercatini di Natale: quelli di Zurigo, i Christkindlimarkt, li avevo visti altre volte, per cui abbiamo fatto un giro veloce tra le bancarelle all’interno della Hauptbahnhof, la stazione centrale. Una tazza di Glühwein che, detto in tutta onestà, viene fatto con vino scadente dunque lascia a desiderare; poi una passeggiata lungo la Banhofstrasse per comprare un cartoccio di caldarroste prima di attraversare il fiume Limmat e passeggiare tra le strade del Niederdorf, la città vecchia. Anche qui, tra le vie ricoperte di neve e ghiaccio, si susseguono bancarelle che vendono cose che spesso hanno poco a che fare con il Natale: collane e bracciali d’argento, clessidre con la sabbia colorata, bastoncini di incenso profumato. Magari non è colpa dei mercatini, forse è solo il Grinch che è in me. Ma a forza di cercare, qualcosa di natalizio si trova.

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Meglio comunque salire fino al Lindenhof, da dove si vedono i tetti innevati della città, scendendo poi lungo le vie ripide dello Schipfe, diretti alla fermata del tram in direzione Dammweg. Da qui si passeggia lungo le vie del Kreis 5, ex quartiere industriale di Zurigo, dall’edificio che un tempo ospitava il birrificio Löwenbräu fino al Markthalle, il mercato allestito sotto le volte del viadotto della ferrovia.

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E per mangiare, meglio allontanarsi dalle vie del centro storico e dal lusso di Banhofstrasse, evitando come la peste le autentiche trattorie, le cucine calde, le pizzerie-osterie. Anche in questo caso, è nel Kreis 5 di Zürich West che troviamo pane per i nostri denti: locali innovativi, ristoranti che propongono piatti realizzati con i prodotti dei loro orti urbani, ma anche cucine etniche. Avrei voluto provare il Frau Gerolds Garten, una via di mezzo tra giardino, salotto privato e centro artistico, ma era al completo. Così mi sono messa all’opera per trovare qualche alternativa che fosse all’altezza della cucina della Signora Gerold…

40 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio a Zurigo

  1. Anche io sono rientrata da pochissimo da Zurigo. Al contrario, per me era la prima volta e mi dispiace ammetterlo, è una città che non mi ha entusiasmato molto, non ci tornerei, ecco.
    I mercatini ed il cibo mi sono piaciuti molto, anche il “vin brulè analcolico” all’arancia era delizioso!!!

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  2. All’ultimo minuto, vero… comunque ti sei come sempre organizzata al meglio! Mi tengo cari i tuoi consigli, perché resto dell’idea che devo recuperare la breve fuga Svizzera, rimandata la scorsa Pasqua. Considerando che la Svizzera non è la meta più economica del mondo, userò con cura le tue indicazioni. In particolare, ti mando un grazie per la segnalazione della App che controlla i trasporti, dato che funziona offline. Ma anche per l’hotel. Si, okay, magari simpatia del personale a parte….
    Sai una cosa? Anche io sono sempre stata dell’idea che non dovevo tornare sui miei passi…eppure mi credi, se ti dico che nell’ultimo anno ho completamente rivoluzionato questa convinzione? Provo la necessità (e lo faccio davvero), di rivedere alcuni luoghi in cui sono già stata, aggiungendoli come tappa nei nuovi viaggi. Non so se dipenda dall’età, ma è come se in passato non avessi guardato tutto, con vera consapevolezza.
    Un abbraccio!
    Claudia B.

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    1. Mi ritrovo completamente nelle tue parole: anche io ho spesso l’impressione quando torno in un posto, di aver visto tante cose senza consapevolezza le volte precedenti, e in certi casi lo ammetto, con un po’ di superficialità. Ma forse come dici tu dipende dall’età 😉
      Per l’hotel se ti capita ti consiglio il Coronado, dove sono stata le altre volte: la zona è comunque molto carina e il personale più simpatico. Non c’è la sauna, ma per avere la sauna fredda è meglio stare senza!
      Grazie Claudia 😘

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  3. Zurigo, e in generale la Svizzera, sarà una delle mie prossime mete anche se onestamente non so cosa aspettarmi. Diciamo che prevale la curiosità! 🙂
    Una volta anch’io ero dell’idea che il mondo fosse troppo bello e vario per perdere tempo tornando sui propri passi, ma negli ultimi anni ho cambiato completamente idea. Mi piace tornare in luoghi che ho già visto, per viverli meno da turista, per scoprire angoli a cui non avevo dedicato tempo, per scoprire se mi emozionano come la prima volta..

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  4. Della Svizzera ho tantissimi ricordi ma tutti ormai sbiaditi tanto che secondo me nemmeno è più come la ricordo per come sia cambiata. Comodissima l’app la segno. Ahhh la questione mercatini…credo che ormai si sentano i cavalli nitrire anche pronunciando la parola MERCATINI 😛 E comunque caspita non immaginavo che la questione-mercatini-che-non-vendono-roba-natalizia non sia soltanto affare nostro! Sapessi i mercatini da noi quaggiù….dai cannoli siciliani alle dimostrazioni della Folletto passando per le pietre tibetane (di quelle che si usano per i massaggi olistici) a minkate varie e improponibili. Insomma un mercatino rionale per casalinghe sarebbe molto più carino e interessante. Eppure basterebbe poco dico io, che ci vuole a fare una cernita sugli standisti e sui prodotti proposti? Peccato per l’affare “ultimo minuto” però conoscendoti ci parlerai di chicche gastronomiche da far venir voglia di partire subito! 😉

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    1. Per noi invece la Svizzera è una meta abbastanza “normale” visto che è facile da raggiungere in macchina, ma nonostante questo ci sono altre città svizzere che mi piacerebbe vedere, come Berna e Ginevra (anche se i prezzi mi spaventano più di quelli di Zurigo…)
      Io penso di aver chiuso definitivamente con i mercatini di Natale 😉 Anche a Zurigo c’erano le pietre per i massaggi, da non credere! Che poi come dici tu sarà così difficile scegliere gli espositori con più attenzione?
      Grazie e buonanotte ❤️

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  5. Non sono mai stata in Svizzera, adesso ho una coppia di amici a Basilea, si sono appena trasferiti. Mi piacerebbe farci un salto, peccato la variante “prezzi” mi faccia sempre un po’ paura. Però Zurigo sembra davvero carina 🙂

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  6. La Svizzera è sempre una meta che mi attira e insieme mi spaventa: per i prezzi, per l’atmosfera in generale un po’ fredda, non so. Però vorrei tanto vedere Zurigo, come Ginevra del resto, quindi mi appunto tutti i tuoi consigli e spero di riuscire a organizzare una piccola fuga svizzera, prima o poi!

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  7. Per il ponte dell’8 dicembre ho pensato pure io di fare un salto in Svizzera, ma siccome avevamo solo due giorni ho escluso subito Zurigo. Una mia collega invece c’è stata proprio il n quei giorni lì e mi ha detto che mangiare costa un botto. Mi sa che confermerai anche tu, ma aspetto il post.
    Ps. Ho particolarmente apprezzato l’opinione non positivissima sull’hotel, come sai sono sempre a favore di queste cose. Anche io ho qualcosa da dire su una struttura di Milano, e sono sempre indecisa se fare anche il nome o no.

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    1. Due giorni da Roma in effetti diventano un po’ complicati, anche perché in quei giorni c’era il mondo che si spostava!
      Mangiare in effetti costa un botto, te lo confermo! Non solo nei posti carini, pensa che in autogrill ho pagato un caffè quasi 4 euro…
      Ci ho pensato un po’ prima di scrivere la parte dell’albergo, ma d’altra parte è giusto che se qualcuno decide di andarci sia a conoscenza sia degli aspetti positivi che di quelli negativi, quindi ti direi “esci il nome” 😉
      Grazie Anna 😍

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  8. L’idea di andare in Svizzera mi attira sempre di più ma accipicchia quanto costano i voli! Mentre tu sei fortunata perche ci arrivi direttamente in macchina in poco più di un paio d’ore! 🙂
    Deve essere bella Zurigo, mi hai incuriosito molto! Io vorrei fare tappa anche a Lucerna e Berna! *__*
    Un bacione!

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  9. Anche io la penso come te sulla bellezza di tornare in un posto già conosciuto, il mio luogo del cuore, quello in cui tornerei ogni 10 minuti è Siviglia. Questo mi porta a saltare alcune zone, tipo la Svizzera, ecco purtroppo mi manca in toto, credo di non averci mai messo piede. Con Zurigo mi hai incuriosita molto, però nella mia classifica immaginaria , al momento, resta in vetta Berna. Ma davvero hai un Grinch in te?

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  10. Sono stata in Svizzera una sola volta e passata di sfuggita per andare in Alsazia…e ogni volta ne resto estasiata. Ha un paesaggio tutto suo ed è meravigliosa in ogni stagione.
    Dal Piemonte, quest’anno, contavo di andare a Ginevra…ma poi non sono più salita neanche in Piemonte! 😦
    Forse, forse in primavera e spero non manchi una visitina alla Svizzera.
    Una cosa che mi fa andare in bestia? Proprio la Vignetta, e non tanto per il concetto (che secondo me è molto valido e intelligente), quanto per il modo venale con cui te la propongono!
    E anche il fatto che non ci sia un “pedaggio di passaggio”, non mi va giù…però poi passi attraverso quelle montagne e tutto ti sembra giustificato!
    Un abbraccione! :*

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    1. Ha un paesaggio particolare, hai ragione. È quello che trovo incredibile è il fatto che sia così vicino alle mie zone, eppure così diverso.
      La vignetta è molto utile ma in effetti ogni volta mi chiedo perché non possano fare come in Slovenia per esempio, dove c’è anche la possibilità di comprarla per soggiorni più brevi…
      Grazie di essere passata 😍

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  11. Sono stata in Svizzera la scorsa estate ma Zurigo mi manca, eppure è così affascinante! Rimando sempre proprio per il fatto che “è così vicina, avrò tante occasioni per andare” e poi alla fine non vado mai. Spero di riuscire a vederla prima o poi, in inverno o durante il periodo natalizio sono sicura che sia bellissima!

    Un abbraccio

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  12. Parlavamo giusto pochi giorni fa con gli amici di andare a Vaduz per Pasqua ed in estate, ed aggiungere una tappa in Svizzera, nazione che io non conosco affatto. Sono stata anni fa nella parte francese, ma troppo rapidamente. Zurigo potrebbe essere una delle opzioni, anche se in 4 con 2 macchine decisamente non converrebbe per via del bollino!

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