Come fare a organizzare un viaggio all’isola d’Elba: i consigli di Ludovica

Quando ho incontrato Ludovica per la prima volta anni fa, ho pensato che fosse snob e altezzosa. Mancava una settimana al suo matrimonio con Dodo, promettente penalista in carriera. Si sarebbero sposati in un castello sulle colline Piemontesi, e quel giorno stava decidendo quali piatti avrebbero cucinato gli chef stellati incaricati della cena. C’erano già tutti gli ingredienti per un’istantanea antipatia ma, dopo averla conosciuta meglio, mi sono dovuta ricredere: Ludovica non è snob e altezzosa. Non eccessivamente.

Abbiamo lavorato insieme parecchi anni, e ho fatto l’abitudine alle sue stranezze. Ludovica non ti invita a casa sua per un caffè, ma nel suo maniero uscito da Elle Decor per un afternoon tea servito in tazze di porcellana. A un suo dinner party si prende l’aperitivo davanti al camino o in giardino, poi ci si sposta nella sala da pranzo, dove vengono serviti piatti cucinati nella cucina degna di un ristorante stellato. In ufficio, la chiamavamo Nigella Lawson in sua presenza e, quando non c’era, Her Majesty. Tra le persone che conosco è l’unica ad avere una domestica e un giardiniere. E che dire del fatto che le sue bambine si chiamano come due personaggi di un romanzo di Jane Austen? O della villa all’isola d’Elba, dove trascorre quattro mesi all’anno?
Ho rivisto Ludovica qualche settimana fa e, come sempre, mi ha invitato a trascorrere un weekend con lei all’Elba. Forse questa sarà la volta buona? Ho giurato su una copia di Orgoglio e Pregiudizio che a maggio andrò a trovarla in terra toscana e, in cambio, Ludovica ha acconsentito a rispondere a qualche domanda su come organizzare un viaggio all’isola d’Elba.

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© Wikimedia Commons

Come arrivare all’isola d’Elba

Quando era ragazzina, Ludovica spesso viaggiava in treno: da Torino a Genova e da qui fino a Piombino passando per Pisa. La tratta finale poi, in traghetto fino a Portoferraio. Da qualche anno invece affronta in macchina il viaggio di poco meno di cinque ore che dal Piemonte porta all’imbarco dei traghetti. Per prenotare online i traghetti per l’isola d’Elba utilizza sempre il servizio di biglietteria marittima Traghettilines, che permette di trovare le tariffe più convenienti in base ai servizi richiesti.

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Ho provato a dare un’occhiata, sperando di riuscire a organizzare un weekend nel mese di maggio: si sceglie il porto di partenza (Piombino), quello di arrivo (Portoferraio), il numero di passeggeri e il modello di auto. In pochi secondi vengono proposte varie soluzioni a prezzi diversi e, a quel punto, si procede con la prenotazione direttamente tramite il sito di Traghettilines, dal quale si stampa il biglietto da presentare all’imbarco. La traversata non dura più di un’ora: è la parte del viaggio che Ludovica ama di più, e non faccio fatica a crederlo.

Dove dormire all’isola d’Elba

Se riuscirò ad andare a trovare Ludovica, dove dormire non sarà un problema: la sua casa si trova in un posto chiamato Punta Polveraia, nel comune di Patresi. Si raggiunge in mezz’ora di macchina da Portoferraio e, una volta arrivati, si possono dimenticare tutte le preoccupazioni, secondo la mia amica. Le fotografie che mi ha mostrato mi hanno fatto rimanere a bocca aperta: si vede il mare da ogni stanza, e la spiaggia privata si raggiunge attraverso una ripida scalinata che dal giardino porta praticamente in acqua. Mi immagino Ludovica, seduta in giardino, all’ombra di un leccio (sto inventando, non so se ci siano i lecci nel suo giardino, ma credo di sì), mentre si riposa, proprio come fece Napoleone, magari a pochi chilometri di distanza.

Per chi non potesse approfittare dell’ospitalità di un’amica, Ludovica consiglia quelli che sono i suoi hotel preferiti: il primo a pochi chilometri da casa sua, nel comune di Sant’Andrea. Si tratta dell’Hotel Cernia, con poche camere affacciate su un giardino di oltre 10.000 metri quadrati. Per chi invece preferisce rimanere nel più vivace centro di Portoferraio, la scelta ideale secondo Ludovica è l’Hotel Tirrena, con piscina privata e non lontano dalla spiaggia.

Dove mangiare all’isola d’Elba

Essendo il clone di Nigella Lawson, Ludovica è anche lei una domestic goddess: se per me cucinare è una punizione divina, per lei è un modo per rilassarsi. Così, quando viene in vacanza all’Elba, raramente cena fuori. Tuttavia, quando suo marito è sull’isola con lei, riesce a ricordarle che sono pur sempre in Toscana, il cui patrimonio gastronomico fa invidia alla maggior parte delle regioni italiane.

Il primo locale è a Marciana, un piccolo villaggio arroccato sulle montagne dell’entroterra. L’Osteria del Noce è nascosta tra boschi e vigneti e offre un menu che coniuga le tradizioni di mare e quelle di montagna: si va dagli antipasti di pesce alle zuppe, dal capponcello al fritto di paranza. Si rimane sempre a Marciana, con la Trattoria Toscana gestita da Luigi e dalla moglie: il pane è fatto in casa, e le verdure vengono coltivate nel loro orto. Una cena a base di carne sulla terrazza della trattoria in una sera d’estate è, per il marito di Ludovica, l’equivalente del paradiso.

Cosa fare all’isola d’Elba

Chi viene in vacanza all’Elba di solito sceglie questa destinazione per le sue spiagge, che fanno parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Temo che quando andrò a trovare Ludovica farò molta fatica a spostarmi dal lido privato e a percorrere i pochi chilometri che separano Pratesi da molte delle spiagge più famose dell’isola: da quella di Sant’Andrea, poco distante, da quella di Fetovaia a sud o da quella di Capo Enfola, non lontano da Portoferraio. L’isola d’Elba è la meta perfetta anche per gli amanti del trekking: i suoi sentieri e le sue pietraie permettono di raggiungere paesini nascosti tra la macchia mediterranea.

Tra le virtù di Ludovica non c’è l’amore per lo sport: il suo tempo sull’isola lo trascorre, oltre che cucinando, dedicandosi alla sua altra attività preferita: la ricerca degli ingredienti perfetti da utilizzare nei suoi piatti. Da Blu Elba, a San Piero in Campo, compra il miele e l’Aleatico, un passito prodotto solo sull’isola. Per i vini rossi e bianchi e per l’olio di oliva si rifornisce invece all’Azienda Agricola Acquacalda. I migliori prodotti dell’Elba si trovano, secondo Ludovica, presso il Mercato del Mare e della Terra di Procchio Marciana organizzato da Slow Food Toscana: ne fanno parte non più di una ventina di aziende dell’isola, che vendono frutta e verdura, pesce, pane, olio, uova e conserve.

Non lontano dal centro di Procchio, Ludovica ha comprato la maggior parte dei piatti e delle ciotole di ceramica della sua cucina isolana, oltre che gli arredi per il giardino: A Rè A Rè è un po’ etnico e un po’ shabby chic, e ogni articolo è un pezzo unico, prodotto in maniera artigianale.
Bisogna spostarsi a Portoferraio per quello che, mi sembra di capire, è il posto preferito di Ludovica: La Libreria Stregata. Secondo la mia amica, questo negozio di libri ha qualcosa di magico, come il volume da cui prende il nome. Qui si tengono spesso laboratori di lettura, incontri con gli autori e presentazioni.

Dopo il cream tea con Ludovica non ho dubbi ma solo una domanda: cosa sto aspettando a prenotare un posto sul traghetto? Anche se non amo particolarmente le vacanze al mare, sono certa che l’isola d’Elba mi farà cambiare idea.

Cover photo by Chris Barbalis on Unsplash

16 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio all’isola d’Elba: i consigli di Ludovica

  1. Silvia mi presenteresti a Ludovica? ^_^
    Ho dato un’occhiata a costi e orari dei traghetti, mi piacerebbe visitare l’isola d’Elba perchè mio padre (argomento caldo) me ne ha parlato tantissimo avendoci vissuto per qualche anno. E poi vorrei visitare tantissimo l’isola di Montecristo! *_*
    Potrei includerla in un itinerario tutto toscano non sarebbe affatto male!
    Silvia mi raccomando non fartelo chiedere un’altra volta, approfitta immediatamente dell’invito della tua amica! 😉
    Ora vado a curiosare su quella libreria con quel nome fantastico! A presto :*

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  2. Silvia cara, scusa, ma anche io devo chiedertelo: COSA STAI ASPETTANDO??? Ma sai che io e la mia dolce metà stiamo cercando di organizzare una quattro giorni in moto per giugno? E tu che hai uno splendido alloggio+cuoca, che ti aspetta a braccia aperte, ancora non hai prenotato il traghetto? Corri senza indugi!
    Bando agli scherzi, non vedevo l’ora di leggere questo post per prendere qualche spunto: ora ad esempio mi controllo i prezzi dei traghetti, mi segno i due ristorantini…e la Libreria Stregata deve essere mia: un sogno!
    Buona serata 🙂
    Claudia B.

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    1. Eh davvero, me lo chiedo anche io! Io ho il terrore della moto ma se non avessi paura mi piacerebbe organizzare una bella gita su due ruote in modo da poter accedere nei posti più isolati.
      Poi a dire la verità temo che Ludovica mi rifili le bambine e alla fine finisco per fare la ragazza alla pari 😉
      Grazie per essere passata ❤

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  3. Ma che personaggio è Ludovica? 😀 Comunque concordo, cosa stai aspettando? Dicono l’Isola d’Elba sia un vero e proprio paradiso, purtroppo non ci sono mai stata, ma se potessi un salto lo farei. Quindi, ripeto: cosa stai aspettando? 😀 Buona giornata!

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    1. Sì in effetti è un po’ particolare! Una volta parlando con altre colleghe ha detto qualcosa del tipo “a casa dei miei quando lasciavo una rivista sul pavimento la servitù la raccoglieva” 😉 Noi siamo rimaste senza parole…
      Mi piacerebbe accettare il suo invito nonostante i suoi modi bizzarri, chissà magari nei prossimi mesi…

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      1. Ahahah la mia professoressa di inglese al liceo era un personaggio simile. Una volta, durante l’intervallo, parlava al telefono con la cuoca/cameriera. Una volta terminata la chiamata fa: “Ma questa se crede de sta’ a casa sua… nun ha mica capito che è casa mia!” la nostra espressione era più o meno questa :O

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  4. Non vado all’Elba da troppo tempo. E tutti i posti che ho visto da bambino mi supplicano di tornare da loro, per visitarli con occhi diversi. I consigli di Ludovica mi sembrano tutti ottimi… ora però necessito di un fritto di paranza, ecco.

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    1. A me è capitato di tornare a Firenze dopo anni: l’avevo vista all’età di cinque anni e pensavo di aver dimenticato tutto, invece quando sono tornata mi sono resa conto di ricordare alcuni angoli e certi particolari della città. Dei ricordi sfocati, come in un sogno.
      Ordina una porzione di fritto anche per me 😉

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  5. Che bella l’isola d’elba, nei miei ricordi speciali di un periodo di crescita…il passaggio da bambina ad adolescente! La prima gita con la scuola, la prima volta che si dormiva fuori casa e l’emozione della scoperta.
    Mi ha fatto piacere leggere tutto questo perché ho scoperto cose sull’isola che ancora non sapevo!!! ❤

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