Come fare a organizzare un viaggio on the road in Scozia

Sono passati due anni dalla mia ultima vacanza in Scozia ma, per qualche motivo, non ho mai messo nero su bianco il resoconto del viaggio. Alcune parti sì, come per esempio qualche consiglio su dove mangiare e dove dormire. Sarà che si sta avvicinando la Burns Night, sarà che dopo tutto questo tempo sento la nostalgia dei paesaggi scozzesi?
Quello di due anni fa è stato un viaggio on the road: uno di quelli che preferisco, dove la libertà di spostarti in macchina ti consente di decidere all’ultimo momento di sostituire una destinazione con un’altra. L’ispirazione per raccontare la mia vacanza è arrivata grazie anche a Euromaster Life, un magazine che racconta questo genere di viaggi, che permettono di conoscere in maniera più libera e indipendente un paese.

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Come arrivare in Scozia

Nonostante il proliferare delle compagnie low cost che da tutta Italia permettono di raggiungere destinazioni europee a prezzi stracciati, per qualche oscuro motivo non sono mai riuscita a trovare un volo economico per Edimburgo. Abbiamo organizzato la nostra vacanza nella settimana di Ferragosto, periodo in cui un diretto Milano-Edimburgo con Easy Jet arriva a costare oltre 200 euro a testa. La tariffa migliore l’abbiamo trovata con Lufthansa: utilizzando le miglia premio siamo riusciti a spendere 150 euro a testa, acquistando il biglietto a febbraio. Il consiglio è di prenotare con largo anticipo, anche mesi prima, in modo da assicurarsi un volo che non costi quanto un intercontinentale.

Come spostarsi in Scozia

Per i nostri spostamenti da un capo all’altro della Scozia abbiamo noleggiato una macchina: un modello base con spazio a sufficienza per guidatore e passeggero e due trolley piccoli. Per non spendere cifre esorbitanti, ho confermato la prenotazione subito dopo aver comprato il biglietto aereo. Abbiamo scelto di restituire l’auto il giorno prima del rientro in Italia: passando l’ultima notte a Edimburgo, non ne avremmo avuto bisogno per spostarci in città. Così, il penultimo giorno della vacanza, abbiamo lasciato la macchina all’ufficio dell’autonoleggio e ci siamo spostati in centro con un autobus di AirLink, che impiega poco più di mezz’ora a compiere il tragitto dal terminal dell’aeroporto fino alla centralissima Princes Street. Il costo di un viaggio di andata e ritorno si aggira intorno alle dieci sterline; è possibile acquistare il biglietto direttamente online e presentare la stampa dell’email di conferma all’autista.

Dove dormire in Scozia

Il mio primo viaggio in Scozia risale all’epoca dell’università. Allora per scegliere un albergo o un B&B ci si affidava alle guide cartacee fornite dagli enti del turismo: scelsi così le strutture dove alloggiare, effettuando le prenotazioni direttamente al telefono con i proprietari. Nella maggior parte dei casi filò tutto liscio, tranne una sera in cui l’anziana titolare di un B&B in mezzo alla campagna ci disse di non avere nessuna prenotazione a nostro nome. Ma questa è un’altra storia. In occasione dell’ultima vacanza, le strutture che abbiamo scelto sono state più che soddisfacenti.

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La scelta degli alberghi è l’aspetto che più mi piace nell’organizzazione di un viaggio: studio un itinerario di massima, stilo elenchi lunghissimi con i nomi degli hotel e i miei commenti, e alla fine scelgo. Anche in questo caso ho deciso di prenotare con largo anticipo perché, nonostante le strutture alberghiere e i B&B non manchino, non bisogna dimenticare che se si è costretti a viaggiare ad agosto si corre il rischio di non trovare una camera libera.
Ho quindi scelto cinque strutture per un totale di sette notti, prenotando direttamente con l’hotel perché così facendo spesso si ottengono tariffe migliori o almeno la possibilità di pagare al momento del check out e non quando si effettua la prenotazione.

Per la prima sera abbiamo prenotato al Cook’s of Stirling, piccolo hotel confortevole a pochi passi a piedi dal centro della cittadina di Stirling. Posizione ottima, camere spaziose e pulite e ampio parcheggio, ad appena un’ora di macchina dall’aeroporto di Edimburgo.
Le due notti successive le abbiamo trascorse al Letterfinlay Lodge, non lontano da Fort William. La struttura si affaccia sulla riva del Loch Lochy, così come la maggior parte delle camere, non grandissime, ma con una vista spettacolare.
La tappa successiva prevedeva due notti al Melvich Hotel, una struttura nel cuore delle Highlands. Si trova in una posizione isolata, a una ventina di miglia dalla cittadina di Thurso, e si raggiunge guidando per un’ora lungo strade strette e tortuose. Qui ho trovato tutto quello che mi aspettavo da un albergo in Scozia: la vista sulla baia e sulla spiaggia battuta dal vento, il camino acceso nella sitting room e un giardino con l’erba verdissima, dove bere un tè caldo appena la pioggia concede un attimo di tregua.

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Purtroppo l’hotel in cui abbiamo passato la notte successiva, l’Heathmount di Inverness, non è paragonabile ai due precedenti. La struttura è moderna, le camere spaziose e pulite ma un po’ impersonali. Tra gli aspetti positivi ci sono comunque la posizione, non lontano dal centro della città, e il prezzo contenuto.
L’ultima tappa del nostro viaggio ci ha portati a Edimburgo, dove ho sudato non poco per trovare un albergo in posizione centrale che non costasse una fortuna. Dopo giorni di ricerche e di email inviate a diverse strutture, ho scelto il Ricks, a cinque minuti a piedi da Princes Street. Posizione centralissima e prezzi contenuti rispetto agli alberghi di catene internazionali.

Dove mangiare in Scozia

Non mancano i posti dove mangiare in Scozia: dai piccoli pub, ai ristoranti che servono pesce o selvaggina, ai fish&chips. I costi sono in linea con quelli del resto del paese: se per un pranzo a base di un piatto e una birra si spendono circa 15 sterline, per la cena bisogna preventivarne il doppio.
Il mio consiglio è di scegliere, per i pernottamenti, delle strutture che abbiano anche il ristorante, soprattutto nelle zone più isolate. Questo per non correre il rischio di ritrovarsi nel bel mezzo del nulla e non trovare nemmeno un negozio dove comprare un panino. Inoltre, bisogna tenere presente che dopo un paio di birre e un whisky, può risultare complicato guidare lungo le stradine strette e buie, per di più dal lato “sbagliato” della strada. Non dimenticate che in Scozia si mangia presto, tra le sei e le otto al massimo: se vi presentate alle nove per la cena, correte il rischio di trovare la cucina chiusa.
Nel nostro caso, abbiamo avuto la fortuna di trovare ottimi ristoranti negli alberghi prenotati durante il viaggio. In particolare, da provare l’agnello e l’haggis al Letterfinlay Lodge e i piatti di pesce al Melvich Hotel.

Per i pranzi di solito sceglievamo i pub dei piccoli villaggi delle Highlands o i chioschi sparsi qua e là per un panino al volo e un tè caldo. Spesso abbiamo pranzato nei bar degli alberghi: nel beer garden del George Hotel di Inverary abbiamo mangiato pasticcio di granchio e bevuto birra sotto un sole insolitamente caldo.

Cosa fare in Scozia

Ho pensato a lungo se proporre un itinerario o meno, poi ho deciso di non farlo. Ogni volta che siamo stati in Scozia, siamo partiti con un piano ben preciso, che abbiamo stravolto completamente. Spesso ci siamo trovati a guidare verso una determinata destinazione, per poi venire sidetracked in qualche altro posto: i resti di un castello in mezzo a un loch, un allevamento di salmoni con pub annesso dove fare una pausa, dei pipers che suonano in un villaggio.

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Oltre ai cambi di rotta, bisogna tenere conto di un altro fattore: le distanze. Soprattutto nelle Highlands, non bisogna illudersi di riuscire a percorrere quindici miglia in mezz’ora. Le strade sono strette, spesso a una sola corsia: un susseguirsi di salite, discese e curve a gomito, dove ci si deve fermare per far passare i veicoli che arrivano dal senso opposto oppure qualche pecora che attraversa la strada.
Se penso ai posti che mi hanno colpito in maniera particolare, mi vengono in mente il castello di Urquarth e il villaggio di Drumnadrochit, sulle rive del Loch Ness. Nella stessa zona, Fort William e, più a ovest l’isola di Skye e il castello di Eilean Donan.

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Nelle Highlands, merita una visita John O’Groats, punto all’estremità nordovest delle isole britanniche da dove si possono raggiungere le isole Orkney in traghetto. Tralascio Edimburgo, dove abbiamo passato una sola giornata per il semplice motivo che ci eravamo stati altre volte; consiglio di fare una passeggiata tra le vie del centro di Inverary e di vedere il castello, di visitare una distilleria dalle parti di Oban, e di cenare in uno dei pub sul porto del villaggio di Ullapool. Ma prima o poi scriverò di tutti questi posti che hanno lasciato un segno indelebile nella mia memoria.

65 pensieri riguardo “Come fare a organizzare un viaggio on the road in Scozia

  1. Silvia questi sono i generi di articoli che mi mandano fuori di testa: adoro la scozia e un viaggio on the road sarebbe il massimo per scoprirla.
    Ho lo stesso desiderio per l’Irlanda, sono quei posti cosi ricchi di natura che non ci sono altri modo per scoprirli. Spero di realizzare presto questo sogno.
    Intanto grazie per avermi fatto sognare e riempito di consigli utili!
    Un bacione :*

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  2. Io non sono riuscita a convincere mio marito a guidare dall’altra parte della strada, perciò pur di andare in Scozia sono scesa a compromessi scegliendo un tour organizzato.
    Abbiamo visto tante cose, ma ovviamente oggi come oggi imporrei a mio marito l’auto a noleggio (a costo di minacce e messaggi minatori), perché in certi casi avrei proprio voluto poter ristrutturare completamente il viaggio.
    In ogni caso mi sono innamorata della Scozia, il mio cuore è rimasto soprattutto nelle Highlands e sull’Isola di Skye. Spero di poter tornare un giorno, per rendere questa meta “più mia”.
    Gran bel post con un sacco di informazioni utili per chi sta decidendo di organizzare il proprio viaggio in autonomia. Mi sono ritrovata in tante descrizioni, situazioni, località. Che bello…
    Un bacio,
    Claudia B.

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    1. Ciao Claudia! Devi assolutamente riuscire a convincere tuo marito: il mio dice che dopo una mezz’ora ti ci abitui a guidare dalla parte opposta – una volta presa dimestichezza con le rotonde diventa uno scherzetto 😉 Scherzi a parte, la Scozia non stanca mai: ogni volta scopri un villaggio nuovo, un sentiero che la volta prima ti era sfuggito. Quindi direi che devi assolutamente tornare!

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      1. Hai ragione Silvia! E lo farò perché stavolta devo assolutamente sentirla mia e in modo diverso.
        Secondo me se mi applico potrei anche riuscire a convincerlo. Noto segni di arrendevolezza in lui da quando l’ho costretto a fare voli sempre più lunghi. Deve per forza accettare un volante messo nel posto sbagliato, ahahahahah!

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  3. Edimburgo non è l’unica cosa ad ammaliarmi della Scozia. È la
    Scozia in generale che mi chiama a se costantemente. Che splenda il sole o che ci siano nuovi minacciose all’orizzonte ha comunque qualcosa di splendido da dire, da trasmettere. Grazie per averci dato qualche dritta su come organizzare un viaggio che spero di poter fare al più presto… Tornando ovviamente anche nella mia amata Edin ❤

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  4. Come ti capisco, mia cara Silvia! Tutti prenotano a prezzi bassissimi e io non riesco mai a trovare un volo decente per la Scozia!
    Forse è per questo che la programmo sempre, ma non sono ancora riuscita ad andarci…è il sogno di Aramis, ma non so quando lo realizzeremo.
    Al di là di alberghi e voli, so che la destinazione è molto cara e quindi bisogna mettere da parte un bel po’ di soldini per poterci stare lì almeno una decina di giorni e visitarla come si deve.
    Intanto sogno con i tuoi racconti…grazie mille! *_*
    Un bacino…

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  5. Non sono ancora mai riuscita ad andare in Scozia ma la sensazione è che me ne innamorerei follemente! Il tuo post conferma le mie sensazioni, Silvia! Il fly and drive è la formula ideale! Spero arrivino presto ulteriori racconti, consigli e dettagli!

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  6. Consigli sacrosanti Silvia!! Anch’io adoro cercare b&b e guesthouse dove alloggiare (faccio proprio come te, una lsita di quelli che mi piacciono di più e poi scelgo!) e trovo che quelli scozzesi siano particolarmente accoglienti e affascinanti! E anche dal punto di vista culinario la Scozia non mi ha mai delusa, anzi..sfatiamo il mito comune che nel Regno Unito si mangia male, perchè non è assolutamente vero! Un bacio, Beatrice

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    1. Io ho segnato il nome del B&B in cui hai lavorato tu perché al prossimo viaggio in Scozia non me lo voglio perdere! Come dici tu, quelli scozzesi sono particolarmente affascinanti: sarà la posizione isolata, il tempo, il paesaggio…
      Non potrei essere più d’accordo: nel Regno Unito si mangia bene!
      Un bacio 🙂

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  7. Che meraviglia *_* se penso alla Scozia sono esattamente le cose che citi alla fine del post che vorrei vedere anch’io…per la serie #ComeFareA non mangiarsi le mani 😛
    Quindi ci sei stata più di una volta? Avrai oltre questo articolo tantissimi consigli e dritte da dispensarci allora! Certo che ce ne dovrai parlare! Li aspetto come la prossima stagione di GOT e nel frattempo segno (e sogno) tutto!! 😀
    Ti abbraccio!

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  8. Che bellezza, penso che la Scozia rimarrà il mio sogno nel cassetto per un bel po’, i prezzi da Budapest già fanno paura a gennaio, figuriamoci tra qualche mese 😀 prima o poi ce la faremo! In compenso, abbiamo un pub scozzese a neanche 5 minuti da casa, ogni tanto andiamo a bere una bella stout e a mangiare qualche pie supercalorica 🙂 Buon fine settimana!

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  9. Adoro la Scozia…. ci sono stata tanti anni fa e spero di tornare presto, utilissime le tue informazioni, prenderò nota dei suggerimenti…. ma lo ignoro proprio… che cos’è la burns night??

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  10. Anche noi ci siamo stati due anno fa, era un mio sogno may non contenta ci torneremo ad aprile (sempre per la serie #viaggicaraibici 😂) e andremo nelle Highlands da Inverness in su 😎.
    Scozia chiama….Non si può non rispondere no? 😉

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  11. La Scozia continua ad essere uno dei miei sogni! ❤ La scorsa estate speravo proprio di riuscire ad andarci, avevo anche già preparato un itinerario di massima, immaginando castelli e paesaggi meravigliosi…Poi purtroppo ci hanno spostato le ferie e avendo metà giorni a disposizione abbiamo virato su altre mete! Prima o poi spero di trovare un volo economico, almeno intanto potrei cominciare con Edimburgo in attesa di esplorarla on the road! Nell'attesa di vederla dal vivo mi accontento di fantasticare leggendo diari di viaggio e immergendomi nella saga di "Outlander" 🙂

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  12. Siamo stati sul punto di partire per la Scozia più di una volta ma poi per una cosa o per l’altra abbiamo sempre rimandato. Eppure ho già l’itinerario pronto nel cassetto, su su fino alle Orcadi e con una puntatina anche alle Ebridi. Già lo so che in Scozia ci lascerò un pezzo di cuore. Sicuro.

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  13. Anche io per scegliere l’albergo tiro giù una lista infinita di nomi con i miei commenti, e poi scelgo depennando quelli che per un motivo o per un altro non vanno più bene XD fantastico e stra-utile questo post, me lo salvo sperando di riuscire ad organizzare un bellissimo on the road lassù!

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  14. Tanti anni fa i miei genitori comprarono una guida della Scozia per organizzare un viaggio on the road. Non l’hanno ancora fatto ed io, non avendo un budget sufficiente per organizzare da sola, aspetto (im)pazientemente. Dovrei stampare questo post e farlo leggere alla mia mamma, magari è la volta buona che si decide. Poi ultimamente sto vedendo degli ottimi prezzi per Edimburgo 🙂

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  15. Credo di aver capito quando i voli per la Scozia hanno prezzi più decenti: i primi 4-5 mesi dell’anno!
    Lo scorso ottobre abbiamo speso 175€ circa a testa con ritorno con scalo per risparmiare qualcosina, mentre a gennaio 57€ (entrambe le volte da Bologna).
    Mi ero messa a setacciare i voli per i prossimi 7 mesi, sono accettabili fino a maggio. E io, nonostante sia tornata da pochissimo, ho bisogno di ripartire! Mi ha rubato cuore e anima. Siamo riusciti a fare un breve tour non allontanandoci troppo da Edimburgo la prima volta, mentre la seconda ci siamo dedicati unicamente alla capitale, che amo.
    Il mio sogno sarebbe avere qualche giorno da dedicare ad Aberdeen, lo Speyside (siamo amanti del whisky), Culloden, Inverness, Lochness. E poi programmare il giro successivo.
    Dal canto mio, che come te amo mangiare, posso consigliarti nell’Aberdeenshire un hotel/ristorante superlativo, il Ramsay Arms Hotel. Il paese è Fettercairn, nel mezzo al niente ma con due distillerie vicine. Se mai passerai di lì, non fartelo scappare, soprattutto per la colazione! Scusa per il lunghissimo commento 😀

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  16. La Scozia crea dipendenza: sai che io ho quasi pianto tutte le volte che ci sono andata, al momento di rientrare?
    L’idea di comprare i voli a inizio anno mi sembra ottima, a volte si trovano delle tariffe convenienti. Un’altra opzione potrebbe essere quella di cercare un low cost per Glasgow, che non ho mai visitato.
    Sono appena andata a vedere le foto del Ramsay Arms e me ne sono innamorata all’istante: isolato, vicino a due distillerie 😍
    Grazie per essere passata, è un piacere conoscere altre persone che condividono l’amore per un posto stupendo.
    Buona giornata 😊

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